La sentenza emessa dal Tribunale di Ivrea segna un’importante applicazione della procedura di Liquidazione Controllata, prevista dalla legge per aiutare chi è in situazione di sovraindebitamento e difficoltà economica.
Il caso riguarda una famiglia – marito, moglie e due figli – che, dopo anni di sacrifici, si è ritrovata a vivere un dramma economico, avendo perso la propria casa all’asta ed essendo oberata da debiti insostenibili. La procedura di Liquidazione Controllata è stata, in questo caso, l’unica soluzione per cercare di ripristinare un equilibrio finanziario e liberarsi, in tre anni, da una situazione divenuta insostenibile.
L’analisi del caso
I debitori sono una coppia di operai con un debito complessivo di circa 150.000 euro.
In passato, nel tentativo di salvare la casa saldando le rate arretrate di mutuo, i coniugi avevano contratto diversi nuovi prestiti per versare consistenti somme alla banca, che tuttavia, indifferente, revocava ugualmente il mutuo e cedeva il credito, con la conseguenza che la casa andava all’asta. I debitori rimanevano, così, senza casa e per di più con nuovi prestiti da pagare addebitati in busta paga.
Altri debiti sorgevano per la necessità di aiutare la madre della debitrice per un’attività imprenditoriale conclusasi con esito sfavorevole. Tutto ciò ha portato a una serie di trattenute volontarie sulle buste paga dei due coniugi, a cui si sono aggiunti i pignoramenti dello stipendio. La famiglia, intanto, doveva andare a vivere in affitto, con notevole sacrificio e senza prospettive di miglioramento.
Liquidazione Controllata: una soluzione per il sovraindebitamento
Di fronte a una situazione così critica, i coniugi si sono rivolti al nostro studio legale per valutare una possibile via d’uscita. La soluzione più appropriata è stata identificata nella Liquidazione Controllata. Questa procedura, prevista dalla legge italiana, offre un aiuto concreto alle persone sovraindebitate, consentendo loro di destinare i loro beni (anche se scarsi) e una parte delle entrate al rimborso dei creditori per un periodo determinato, al termine del quale i debiti rimanenti possono essere cancellati.
In questo caso specifico, il Tribunale di Ivrea ha accolto la richiesta della coppia e ha dato avvio alla Liquidazione Controllata, interrompendo immediatamente tutte le trattenute sugli stipendi (sia quelle dovute ai pignoramenti che quelle derivanti da cessioni volontarie). La sentenza prevede che, per tre anni, la coppia destini una parte delle proprie entrate mensili al pagamento dei creditori, con la prospettiva di ottenere la cancellazione definitiva dei debiti al termine di questo periodo.
Gli effetti della Liquidazione Controllata per i due coniugi
Per la famiglia interessata da questa sentenza, l’avvio della Liquidazione Controllata rappresenta un vero sollievo, poiché blocca le continue trattenute sugli stipendi, senza ulteriori rischi di pignoramento, consentendo loro di affrontare le spese quotidiane senza l’assillo di dover coprire rate su rate, con la prospettiva di ottenere alla fine la completa cancellazione dei debiti. In questo modo, alla coppia viene offerta l’opportunità di ricominciare senza il peso delle difficoltà economiche accumulate nel tempo.
Per chi è in cerca di soluzioni al sovraindebitamento, la consulenza di uno studio legale esperto in materia è fondamentale per valutare le procedure disponibili e trovare il percorso più adatto alle proprie esigenze. La procedura di Liquidazione Controllata potrebbe essere l’occasione di una nuova partenza, con il supporto di professionisti specializzati nel settore.
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