Questa sentenza sottolinea l’importanza della flessibilità nelle procedure di liquidazione controllata: continua a leggere per saperne di più.

Il 10 giugno 2024, il Tribunale di Como ha emesso una sentenza significativa riguardante l’apertura della Liquidazione Controllata per una madre e un figlio, entrambi sovraindebitati. Questa sentenza consente loro di estinguere debiti legati a una vecchia attività imprenditoriale, ammontanti a circa 250.000 euro, attraverso un piano di versamenti di una quota delle entrate future, con il figlio che contribuirà anche con una somma esterna di 3.000 euro. Questo caso è particolarmente interessante non solo per la sua complessità, ma anche per la particolarità relativa alla competenza territoriale del Tribunale.

Contesto della procedura

La madre e il figlio, pur avendo contratto debiti in comune, vivono in città diverse, l’una sotto la competenza del Tribunale di Busto Arsizio, l’altro sotto la competenza del Tribunale di Como. Nonostante questo, decidiamo di chiedere ugualmente l’avvio di procedura unica “di famiglia”, che permette in risparmio significativo per i debitori e semplifica la gestione del debito, e il Tribunale di Como ha confermato la nostra richiesta.

Dettagli della sentenza

La sentenza del Tribunale di Como del 10 giugno 2024 stabilisce quanto segue:

  1. Unificazione delle procedure: anche se i debitori risiedono in città diverse, sotto la competenza di Tribunali diversi, la procedura può essere unificata sotto un unico tribunale. Questa decisione è cruciale per ridurre i costi e semplificare il processo.
  2. Estinzione dei debiti: la madre e il figlio possono estinguere i loro debiti comuni e personali attraverso un piano di versamento di una quota delle loro entrate future, diversa per i due debitori, che hanno ciascuno un nuovo nucleo familiare. Questo approccio garantisce che i debitori possano soddisfare i loro obblighi finanziari in modo gestibile e sostenibile.
  3. Contributo esterno del figlio: oltre al piano di versamenti futuri, il figlio contribuirà con una somma esterna proveniente da un parente di 3.000 euro. Questo aiuto supplementare rappresenta un ulteriore impegno per risolvere la situazione debitoria.

Importanza della sentenza

Questa sentenza del Tribunale di Como è di grande importanza per diversi motivi. Innanzitutto, dimostra come il sistema giudiziario possa adattarsi alle esigenze specifiche dei debitori, offrendo soluzioni pratiche ed economiche. La possibilità di unire le procedure di liquidazione controllata, nonostante le diverse giurisdizioni, rappresenta un passo avanti significativo nella gestione dei debiti familiari complessi.

In secondo luogo, questa sentenza sottolinea l’importanza della flessibilità nelle procedure di liquidazione controllata. Permettendo la gestione unificata dei debiti, il tribunale facilita non solo la risoluzione del debito, ma anche la gestione quotidiana delle finanze dei debitori. Questo approccio integrato è particolarmente utile in situazioni in cui i debitori vivono in nuclei familiari separati e in città diverse.

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