Provvedimento del Tribunale di Brescia del 1 Febbraio 2018.
La legge sul sovraindebitamento si rivela ancora una volta una valida soluzione anche per situazioni molto difficili.
È il caso di questo piccolo imprenditore del bresciano, che nel corso di 10 anni, a causa di un fatturato altalenante ed in diminuzione, aveva accumulato debiti con Equitalia per circa 465.000; la situazione si era poi aggravata per la decisione di acquistare dalla sorella la metà di un appartamento ereditato, da adibire a prima casa, con un mutuo rivelatosi poi insostenibile.
Come spesso accade, il debitore in questione non era persona dedita agli sprechi e ad uno stile di vita esagerato, tutt’altro. La realtà è che, pur guadagnando poco con la sua attività, aveva dovuto continuare a svolgerla, non avendo nessun’altra alternativa; il fatto poi di vivere solo, senza altri redditi in famiglia, ha reso impossibile sanare i debiti.
Essenziale è stato verificare che il debitore, per il futuro, potesse proseguire nella sua impresa ricavandone un reddito sufficiente per vivere senza generare altre passività: infatti la legge 3/2012 riguarda solo le obbligazioni già sorte e, giustamente, è importate controllare che chi utilizza una delle procedure qui previste non sia in condizioni di trovarsi, poco dopo, ancora sommerso dai debiti!
Il cliente dello Studio Paci ha dovuto mettere a disposizione dei creditori la sua casa, del valore di circa 125.000 euro, e l’importo mensile di 200 al mese per 4 anni, decorsi i quali potrà chiedere l’esdebitazione per le tutte somme residue non pagate, azzerando completamente il passato.