Coppia
Nessuno mette in dubbio che “i debiti vanno pagati”, come ripetono in tono perentorio (e forse anche un po’ arrogante) le società di recupero crediti che anche quotidianamente assillano molti italiani per il mancato pagamento di rate con banche e finanziarie.
Ma bisogna anche vedere perché una famiglia si trova sommersa da impegni e pagamenti ai quali non riesce più a far fronte: spesso uno dei due coniugi ha perso il lavoro, o non sta più guadagnando con la propria attività (avete presente le piccole imprese italiane, che una volta costituivano l’orgoglio e la ricchezza del nostro paese? proprio quelle, che da anni chiudono a ripetizione, mentre continuano a ripeterci che la crisi è finita e stiamo uscendo dal tunnel…).
Chi lavorava come dipendente molto difficilmente riesce a trovare un’altra occupazione: ormai i datori di lavoro ti dicono che oltre i 40 anni (!!) sei vecchio; chi invece lavorava in proprio probabilmente ha già impegnato tutto il proprio patrimonio in un’azienda che non rende più o è da chiudere.
Sto parlando di persone che si vergognano di non pagare, persone che in passato non hanno mai saltato nemmeno una bolletta.
Questi individui, credo, proveranno rabbia sentendo che vengono continuamente proposte normative a favore delle banche (come il recente decreto mutui che consente l’esproprio diretto della casa per mancato pagamento del mutuo) e che molti Tribunali hanno riconosciuto il reato di usura a carico di istituti di credito e finanziarie per interessi troppo elevati.
Queste famiglie potrebbero però avere la possibilità di ripartire azzerando il passato grazie alla legge sul sovra-indebitamento e alla conseguente esdebitazione che ne può derivare; forse è l’unica speranza per far sì che anche le persone sommerse dai debiti possano avere un futuro e possano pensare di mettere al mondo almeno un figlio.